Un’altra vita – mug Un’altra vita – mug racconta di Jacek, un ragazzo che adora la musica, in particolare l’Heavy metal.Innamorato di Dagmara, come delle chitarre distorte e la cassa e rullante a 190 bpm!Un incidente nel cantiere dove lavora per costruire la statua di Cristo più alta al mondo lo sfigura.Da quel giorno la sua faccia ricostruita chirurgicamente sfonda quel vaso di Pandora che è l’insieme dei comportamenti e personalità all’interno del piccolo paese polacco in cui ha sempre vissuto. Titolo originale polacco dell’opera è “Twarz” che significa viso, impropriamente muso.E Il titolo in italiano presenta anche la parola “Mug” che può significare muso ma anche ceffo, babbeo. Film…
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Onibaba (1964), di Kaneto Shindo
Onibaba Onibaba è un film magico, volutamente inquietante, a lunghi tratti un racconto fantastico e risvolti horror. Due donne, una vecchia suocera e la nuora, vivono in mezzo a una fittissima vegetazione durante una guerra che sta distruggendo il Giappone. Vivono di espedienti estremi, uccidendo i soldati che si avvicinano,saccheggiandone i cadaveri e prendendone armature e oggetti preziosi. La rivendita, in cambio di cibo e sakè, avviene in una baracca di un vecchio, sperduta anch’essa nell’alta vegetazione. Hachi, un disertore, incontra la coppia di donne e tenta in tutti i modi di conquistare la ragazza, rimasta vedova del figlio della suocera che, intanto, comincia a nutrire una forte gelosia. Pochissimi…
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La vendetta di un uomo tranquillo (2016), di Raul Arévalo
La vendetta di un uomo tranquillo (2016), di Raul Arévalo Le conseguenze della follia omicida – durante una rapina in una gioielleria – finisce per annidarsi nella vita di un uomo solitario di un quartiere spagnolo. Film pessimista, asciutto, di vendetta che si nasconde negli occhi malinconici di José. La vendetta di un uomo tranquillo è la descrizione dei sintomi che prova José dopo aver capito chi sono gli esecutori dell’uccisione della sua fidanzata alla gioielleria. Il sentimento di vendetta matura nel protagonista in un silenzio assoluto – fisico ma anche di espressione emotiva. La vendetta non è un passo liberatorio per una vita che diventa meno aggressiva e pesante.…
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“Vendicami”, di Johnnie To (2009
Vendicami Titolo “Fuk Sau”, titolo nella versione originale cinese “Vengeance” in quella inglese Il vento nella terra inospitale della discarica dei rifiuti la trasforma in un deserto di disputa con rivoltelle dai toni western. Vendicami è un noir piovoso, cupo, dai colori spenti. Un noir potente e sibillino, una storia di vendetta nel sottofondo di scelte umane a dimostrazione di valori come l’amicizia e la nobiltà. Inizialmente, pare che Johnnie To volesse come protagonista Alain Delon – citando il film Frank Costello faccia d’angelo. Francois Costello è uno chef di Parigi, arriva a Macao dove sono stati assassinati il genero e i nipoti mentre la figlia, gravemente ferita, è rimasta…
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Mommy (2014), di Xavier Dolan
Mommy Premio della Giuria al 67esimo Festival di Cannes. Film bellissimo, intelligente, ricco di parole, dialoghi esaltanti, scene toccanti e splendide invenzioni visive. Mommy è pieno d’amore e di contrasti al dolore. Ciascuno dei personaggi, come immersi in una apnea quotidiana, cerca di non scappare dalla propria vita tormentata. Ognuno cerca di livellare la sofferenza e il tormento con le proprie forze e i propri limiti fino a renderli accettabile. Steve (Antoine-Olivier Pilon) Steve è un ragazzo ipercinetico e con ritardi di apprendimento e attenzione. Alle crisi più profonde il disagio si trasforma in violenza fisica, verso gli altri ma anche verso se stesso. Diane è la madre, vedova, alla…
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Naftalina (2011), di Ricky Caruso
Naftalina Il film Naftalina è un ritratto sporco, massacrato e massacrante di una famiglia. Una famiglia che vive a metà strada tra l’inferno e un ipotetico – neoconio – superinferno. Tre figli dalla mente completamente disturbata vivono le loro follie insieme a una madre dispotica e altrettanto folle. Il paradiso è spazzato lontano insieme alle poche macerie del purgatorio. Resta un inferno colorato di un marrone di vecchi mobili e un verde di carta da parati degli anni ’60. Il film di Ricky Caruso non si complica la vita. Non c’è tempo per le istanze freudiane, per le definizioni di autismo di Breuler, nemmeno per l’inconscio di Schopenhauer. I personaggi…
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E fu sera e fu mattina, di Emanuele Caruso (2014)
E fu sera e fu mattina Girato in 10 settimane da una troupe composta da trenta giovani operatori cinematografici dell’età media di 27 anni, il film E fu sera e fu mattina è stato reso possibile grazie all’utilizzo del crowdfunding. Realizzato con circa 70.000 euro, vince vari premi tra cui Film Indipendente dell’Anno 2014. Un evento straordinario mette in crisi Avila, un piccolo paese del Piemonte. La sera della festa di paese si apprende dalla televisione che restano 49 giorni prima che il Sole esploda, distruggendo anche la Terra. Alcuni abitanti di Avila tra cui un prete in crisi della sua vocazione, due ragazzi e due ragazze con sensi di colpa…