Brevi Esposizioni a Tema

Alcolismo - Tre film a tema nel cinema classico

Il dramma dell’alcolismo in una breve esposizione a tema, passando da tre registi: Billy Wilder, Stuart Heisler, Blake Edwards.

Un piccolo resoconto dei tre film, si può vedere come le varie problematiche relative alla dipendenza d’alcol siano comuni.
Tuttavia, ogni regista ha la sua visione:
“Giorni perduti”, Billy Wilder crea un film perfetto, con varie piccole immagini da inquadrature allegorici, ha dalla sua parte un Ray Milland straordinario, soprattutto nel mettere in scena la “parte finale” dell’alcolismo, il delirium tremens.
Wilder è più “attaccato” alla cruda realtà dell’alcolista, per arrivare a un finale che è solo apparentemente consolatorio e lasciato aperto, non si sa quindi se il protagonista smetterà di bere.
“Una donna distrusse”, Stuart Heisler risponde a Billy Wilder con un film al femminile ma meno intenso di drammaticità, sicuramente più “leggero”; la donna in questo caso è l’alcolista, che passa tutte le fasi della sua malattia ma non quelle “fisiche” – il delirium non è rappresentato – , sono fasi di disagio interiore che si manifestano in gesti alcolici.
E nel finale, Heisler lascia un messaggio consolatorio, per cui la donna avrà la forza di curarsi e ristrutturare la sua vita.
“I giorni del vino e delle rose”, Blake Edwards è sicuramente più vicino a Billy Wilder, con un film dove è la coppia innamorata a fare i conti con la bottiglia.
Scene importanti come quella della serra e i deliri di un Jack Lemmon bravissimo rendono il film duro, con poche consolazioni e un finale triste e tragico.