brevi recensioni - cinema,  Da Instagram a Blog

Los colonos (2023) di Felipe Gálvez Haberle

Voto 8

Cupo, agghiacciante, necessario “western “ nel Cile del 1900.
Ambienti aperti e naturali, campi larghissimi mozzafiato. Semi- mozzafiato perché il messaggio politico e umano di Felipe Gálvez Haberle è mozzafiato.
Crudo come lo scozzese che si finge tenente e stupra indios.
Mozzafiato è il coraggio dell’autore, Felipe Gàlvez Haberle: un coraggio silenzioso.
Crudo e stupefacente come le Ande, la nuova politica cilena.
E quella giovane e garantista Argentina, dei primissimi del 900.
Un laconico servizio del potere, al servizio di annientare una popolazione. Un sempre più sottile, silenzioso, tagliente potere al servizio di compiere un genocidio, quello dei nativi Selk’nam.

Un film nascosto e che non si nasconde vuoi che sia in un banco di nebbia vuoi che sia in una nuvola di polvere da sparo.

A tratti molesto e ruvido, con camera a mano, primi piani “mossi”.
Straordinario vedere un film così, nel misero 2023.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.