Regia: Domiziano Cristopharo Con: Nicholas Sartori, Lorenzo Viviano, Davide Iaconis Sceneggiatura: Domiziano Cristopharo Anno: 2021 Con La Perdición, Domiziano Cristopharo racconta un viaggio disperato. I due uomini in viaggio sono vittima e carnefice. Disperata la vittima, disperato il carnefice. Un racconto di intimità cupa, un’amore che impatta sul presente degli uomini, costringendoli a dubitare di essa. Sfocia in dolore. I due protagonisti si abbandonano a una piccola nave e al suo nutrimento: il mare. L’opera di Domiziano Cristopharo descrive molto spesso le interscambiabilità delle cose emotive. Possiamo soffrire della stessa cosa, tutti. In modi, dischiusa successivamente la sua natura, diversi. Possiamo palleggiarci il dolore con altri sofferenti, con il risultato di conoscerne il perimetro…
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Su Re (2013), di Giovanni Columbu
Da vedere! ★★★★★ 5/5 Su Re e un Gesù sardo Su Re è una rivisitazione della passione di Cristo, tratta dai quattro vangeli. Giovanni Columbu gira un film profondo e sconcertante, bellissimo e creatore di una costante inquietudine. Egli si allontana – probabilmente avvicinatosi in un tempo prima, passato – dalla lezione di Pasolini e il suo La passione secondo Matteo, ben piazzato a livello politico negli anni della sua produzione. Una certa parte di “realismo” viene digerita e riproposta con idee narrative nuove, Columbu rende il più possibile sua e solo sua la rappresentazione della passione. Costruito in flashback, girato a Oliena e recitato in sardo, ha inizio dalla…
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I Racconti dell’orso (2015) di S.Sestieri e O. Amato
Regia: Samuele Sestieri e Olmo Amato I Racconti dell’orso parla allo spettatore attraverso le immagini di una fiaba.Non selettivo, sentenzioso, bensì aperto a diverse interpretazioni, il film è carico di incanto e sogni pacifici.Lascia la libertà del sorriso a chi vuole avventurarsi nei suoi significati.Film anche sperimentale, dalla trama sottile e allo stesso tempo accurata, che si lega alle anime umili umane. Un esserino rosso e un robot vestito di tunica da monaco vagano per pianure a valli disabitate, boschi verdi.Incontrano un piccolo villaggio abitato da figure fatte di bastoni di legno, vestite di abiti modesti e pagliuzze al posto dei capelli, in un non troppo lontano richiamo alle sembianze…
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Hungry hearts (2014), di Saverio Costanzo
“Hungry Hearts” e la geometria di un male che pre-esiste In Hungry hearts, Saverio Costanzo dichiara la coppia Jude e Mina destinata a una tragedia sempre più a fuoco, sempre più vicina, non rompendone tuttavia i legami e l’essenza compattata d’amore reciproco. Nella circonferenza di vita che si viene a creare, il centro di essa è la disfatta di un destino familiare. Il nucleo, invece, della circonferenza di vita, del mondo di Jude e Mina è rappresentato dal loro figlio e la sua educazione e crescita. Questo piccolo perno sostiene la trama del film. Infatti, il piccolo tarda a crescere perchè la madre lo nutre solamente di verdure da lei…
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Naftalina (2011), di Ricky Caruso
Naftalina Il film Naftalina è un ritratto sporco, massacrato e massacrante di una famiglia. Una famiglia che vive a metà strada tra l’inferno e un ipotetico – neoconio – superinferno. Tre figli dalla mente completamente disturbata vivono le loro follie insieme a una madre dispotica e altrettanto folle. Il paradiso è spazzato lontano insieme alle poche macerie del purgatorio. Resta un inferno colorato di un marrone di vecchi mobili e un verde di carta da parati degli anni ’60. Il film di Ricky Caruso non si complica la vita. Non c’è tempo per le istanze freudiane, per le definizioni di autismo di Breuler, nemmeno per l’inconscio di Schopenhauer. I personaggi…
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E fu sera e fu mattina, di Emanuele Caruso (2014)
E fu sera e fu mattina Girato in 10 settimane da una troupe composta da trenta giovani operatori cinematografici dell’età media di 27 anni, il film E fu sera e fu mattina è stato reso possibile grazie all’utilizzo del crowdfunding. Realizzato con circa 70.000 euro, vince vari premi tra cui Film Indipendente dell’Anno 2014. Un evento straordinario mette in crisi Avila, un piccolo paese del Piemonte. La sera della festa di paese si apprende dalla televisione che restano 49 giorni prima che il Sole esploda, distruggendo anche la Terra. Alcuni abitanti di Avila tra cui un prete in crisi della sua vocazione, due ragazzi e due ragazze con sensi di colpa…
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Salvo (2013), di F.Grassadonia e A.Piazza
Salvo Grassadonia e Piazza partono dal contesto sociale criminale siciliano. L’opera prima dei due registi, Salvo, è bellissima. Dialoghi ridotti all’osso, quello che si muove è la macchina da presa che esamina attentamente i personaggi. Quello che si muove, come un mantice, sono le emozioni e i cambiamenti sotto un sole infernale dei due protagonisti, Salvo e Rita. Salvo è un killer della mafia siciliana, resta vivo dopo un attentato e, nell’inseguire il nemico, trova Rita. Rita è cieca dalla nascita e sorella di un capo mafioso che ha attentato la vita di Salvo. Salvo non la uccide e proprio nell’attimo in cui decide di risparmiarla Rita comincia a vedere.…
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“Primo amore”, di Matteo Garrone
Matteo Garrone Primo Amore (2004) Matteo Garrone dirige un film cupo e inquietante, volutamente scarno,viscerale, che lascia senza speranza lo spettatore, come un pugno nello stomaco, inesorabile, implacabile. Senza tecnicismi, in “Primo amore” si “limita” a riprendere quello che prova nel cuore e nel corpo; si limita a riprendere quello che ossessiona, nell’animo e nel corpo, i due protagonisti. Liberamente tratto da “Il cacciatore di anoressiche”, di Marco Mariolini. Vittorio di mestiere fa l’orafo. Il resto della vita la trascorre in sedute da psichiatri per la sua ossessione sul peso. Incontra Sonia per caso, da un annuncio per cuori solitari. Si instaura quindi un rapporto tra i due, in partenza…
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Dogman, di Matteo Garrone
La storia si svolge in un borgo della periferia di Roma dove Marcello porta avanti con passione il suo lavoro di tolettatura per cani. Un uomo piccolo, mite; amico -pericolosamente – di Simone che quotidianamente sconvolge la vita delle persone con i suoi crimini e atti violenti. Questo torbido legame porterà ad estreme azioni da parte di Marcello. Matteo Garrone sferra un colpo violento dritto alla pancia e agli occhi – e alle orecchie – dello spettatore. Il film è un vero pugno nello stomaco, messo in sordina da una quasi costante pioggia, da un colore cupo delle immagini e dei suoni. Il tempo scorre senza che si possa capire…