Voto 8
Anno 2018
Regia Shin’ya Tsukamoto
Sceneggiatura Shin’ya Tsukamoto
Fotografia Shin’ya Tsukamoto e Satoshi Hayashi
Montaggio Shin’ya Tsukamoto
Musiche Chu Ishikawa
In un piccolo villaggio senza sole, cupo, un aspirante samurai riflette sull’atto di uccidere.
Un samurai affermato lo invita a azioni omicide.
Un gruppo di fuorilegge porterà alla luce le
Vie di morte e vita.
Tsukamoto riflette le ragioni di essere se stessi nella via della mediazione o essere se stessi nella via della follia omicida.
Quali spazi ottenere, da me guerriero omicida? Quali spazi ottenere, da me che rifletto la vita ma ho la spada?
Con il suo stile frenetico (Tetsuo…), musiche alte che ingombrano, un film essenziale, ridotto all’osso, impressionante per sintesi, racconto, azione, drammaticità in poco più di un’ora e un quarto, Tsukamoto ragiona sulla follia dell’uccidere.
Piccolo, scheletrico film.
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