Voto 8 Cupo, agghiacciante, necessario “western “ nel Cile del 1900.Ambienti aperti e naturali, campi larghissimi mozzafiato. Semi- mozzafiato perché il messaggio politico e umano di Felipe Gálvez Haberle è mozzafiato. Crudo come lo scozzese che si finge tenente e stupra indios.Mozzafiato è il coraggio dell’autore, Felipe Gàlvez Haberle: un coraggio silenzioso.Crudo e stupefacente come le Ande, la nuova politica cilena.E quella giovane e garantista Argentina, dei primissimi del 900.Un laconico servizio del potere, al servizio di annientare una popolazione. Un sempre più sottile, silenzioso, tagliente potere al servizio di compiere un genocidio, quello dei nativi Selk’nam. Un film nascosto e che non si nasconde vuoi che sia in un…
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“Autoritratto automatico” di Umberto Fiori
Qualcosa di sottile e piacevole, le foto-tessere di Umberto Fiori. Foto-tessere, poesie. Poesie notturne, in quella notte dove si spera ci sia nebbia e brina per stringersi in se stessi. Le poesie di Umberto Fiori sono strette, fini, legate ai neon della macchinetta automatica delle fotografie in tessere. Un Kaurismaki in poesia, un Uomo senza passato sulle pagine di un libro. Fiori non compie miracoli ma ci porta silenziosamente a guardare come lo scatto della nostra identità possa nascere, svilupparsi . Autoritratto automatico è da leggere, è da avere. Va bene anche tenerlo in tasca, un buon odore di carta. FOTO-TESSERA Inverno. Buio, nebbia. Fiati, motori. In giro, poche ombre.…
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Belfast (2021) di Kenneth Branagh
Voto 7 Regia Kenneth BranaghSceneggiatura Kenneth BranaghFotografia Haris ZambarloukosMontaggio Úna Ní DhonghaíleMusiche Van Morrison Beflast, racconto di crescita, di amarezze sociali e politiche, di amori detti e giovani, di amori in contrasto su lievi sussurri.Una commedia in un bianco e nero fuligginoso di un Branagh dal grande cuore e dalle bellissime immagini. Il lavoro e la giusta via sociale è altrove. Tuttavia la casa, la propria casa, quella che si appoggia alla via del paese, resta il luogo vero di confronto, visione dei dolori, sorrisi in un cinema della fine dei ‘60. Musiche bellissime di Van Morrison Da Instagram a Blog Una mini sezione di articoli brevi e molto brevi…
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Killing (2018) di S.Tsukamoto
Voto 8 Anno 2018 Regia Shin’ya Tsukamoto Sceneggiatura Shin’ya Tsukamoto Fotografia Shin’ya Tsukamoto e Satoshi Hayashi Montaggio Shin’ya Tsukamoto Musiche Chu Ishikawa In un piccolo villaggio senza sole, cupo, un aspirante samurai riflette sull’atto di uccidere. Un samurai affermato lo invita a azioni omicide. Un gruppo di fuorilegge porterà alla luce le Vie di morte e vita. Tsukamoto riflette le ragioni di essere se stessi nella via della mediazione o essere se stessi nella via della follia omicida. Quali spazi ottenere, da me guerriero omicida? Quali spazi ottenere, da me che rifletto la vita ma ho la spada? Con il suo stile frenetico (Tetsuo…), musiche alte che ingombrano, un film…
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L’illusionista (2010) di Sylvain Chomet
Voto 10 Regia Sylvain Chomet Sceneggiatura Sylvain Chomet, Jacques Tati, Henri Marquet Montaggio Sylvain Chomet Musiche Sylvain Chomet Qualcosa di unico, raro, incredibilmente prezioso a volte nasce. Film d’animazione incredibilmente sobrio e profondo, riflessione sui tempi che cambiano con dentro le stagioni dell’esistenza umana. Ma anche la semplice quotidianità, tanto illusoria quanto densa di preziosa realtà, silenziosi sentimenti. Ambientato in una Edimburgo stupefacente nei tratti delle sue mattine, nei lampeggiare delle scritte Hotel notturne. Rimandi a Giorno di festa e Playtime di Jacques Tati. Scene divertenti, ricchissime di particolari mai lasciati al caso. Momenti dove si ride, si sorride. E altri dove possiamo ammettere di farci prendere un po’ dalla…